La Bougainville

La storia inizia nel 1769 quando il futuro ammiraglio Louis Antoine de Bougainville attracca a Les Trois Ilets porto della Martinica e regala a due deliziose bimbe Josephine Tascher de la Pagerie e alla sua cuginetta Aimee du Buc de Rivery una delle piante scoperte in Brasile dal botanico Philibert Commerson. L’uniforme e il personaggio non solo dara il nome alla pianta, ma affascinare le fanciulle nobili a tal punto di voler un vascello con questo nome che le doveva portare in Francia a partecipare a quella vita sociale talmente ambita, che nel 1779 riescono a salpare con la mitica Bougainville. Il vascello viene attaccato proprio davanti a Viareggio dai pirati barbareschi e Josephine che non si tirava indietro a nulla, soddisfa in tutto quello che le viene chiesto. La sua cugina invece insistette sulla sua verginità e venne venduta come schiava al Serraglio, dove approdata nel harem di Abdul Hamid I genera l’erede Mahmud II, che riesce ad educarlo in maniera occidentale.

Il 16 luglio 1782 alla prima mondiale del ’Ratto dal Serraglio’ di Wolgang Amadeus Mozart al Burgtheater di Vienna viene festeggiato il suo genio.

Josephine sposa appena arrivata a Parigi il Conte Alexandre de Beauharnais, genera Eugene e Hortensia e compete con la regina Maria Antonietta nella società Parigina. Dopo il ghigliottinamento del marito sposa Napoleone Bonaparte e diventa imperatrice di Francia, mentre sua cugina Valid Naksidil Sultan, la donna più potente dell’impero ottomano.

Non avendo dato nessun ereda al impero Josephine chiede nel divorzio da Napoleone una piccola cabina sul mare a Viareggio non lontano da quella della cognata Paolina per essere sicura di riuscire a importunarla sempre.

Da questo gioioso falso storico, dove molte notizie sono anche vere, nasce questo concetto della Bougainville, giocosa casa vacanza, soggiorno, intrattenimento sollazzato da una visione dalla profondità del mare con raggi di luce che entrano nelle cabine di questo fantastica avventura.

Il gioco è entrare in questo palazzo pensando che è il vascello affondato delle ragazze con colori di acque profondo e man mano che si sale diventano più solari. Pesci di ogni genere affollano le pareti come nelle acque più profonde. Le camere hanno i colori delle cabine sotto acqua con dei fasci di luce che rendono gli spazi più accoglienti.

Cavalcare l’onda rimane il motto di questa struttura che raccoglie la storica tradizione turistica di Viareggio con una forma di ospitalità cosmopolita che vuole ridare a tutta la Versilia il suo noto fascino, per stimolare la incantevole seduzione per poter fomentare di nuovo l’attrattività.

La Bougainville è diventata una guest house, crew house un punto d’incontro internazionale, che si sviluppa autonomamente come luogo dove si scambiano l’idea, emozioni ed altro. Pensata anche nel suo racconto come un esperimento di comunicazione che tra storia e finzione alimenta nuove forme di dialogo che vivono Viareggio balneare, turistica, lavorativa in fondo si merita il suo titolo di perla del Tirreno.